giovedì 24 ottobre 2013

ANDERLECHT-PSG - All’Ibra-show fa festa anche Cavani

BRUXELLES (Belgio) – Vittoria netta e senza storia del PSG in terra belga. Successo francese ottenuto col minimo sforzo. E’ bastato terminator Ibrahimovic (4 reti) per annichilire il giovane Anderlecht di Van de Brom, dal budget dieci volte inferiore a quello dei parigini.

Terza sconfitta consecutiva per i malva e terzo successo in altrettante gare per i parigini. Ormai I campioni di Francia non hanno solo un piede agli ottavi, ma una gamba intera. Il dominio mostrato ieri sera è stato totale e diciamolo pure imbarazzante per i poveri campioni del Belgio, troppo acerbi per giocare a questi livelli. E lodevole l’idea di puntare sui giovani, ma in Champions non basta la freschezza atletica, contro carrozzate come il PSG serve ben altro per evitare figuracce.

L’Anderlecht ha tenuto dieci minuti e poi è stato Zlatan Show. Che Ibra fosse un fenomeno lo sapevamo già da parecchio tempo, ma il mostro di talento ed efficacia visto ieri rispecchia bene le ambizioni del suo club.  Le reti: al 17’  Ibra segna il più semplice dei gol, di piatto a porta spalancata. Al 22’ prima magia, gol di tacco, bellissimo, difensore e portiere beffati. Al 36’ eurogol, missile dello svedese di collo destro da 30 metri, a 103 km orari! Tutti i piedi per Ibra, compreso lo sbalordito pubblico di casa. Al 52’ segna l’ex napoletano Cavani e al 62’ Ibra chiude in conti, tiro angolato, 0-5.

Spettacolo a senso unico, ma pubblico casalingo ammirevole per il sostegno costante malgrado il calvario subito dai propri beniamini.
Ed è proprio questo che voglio ricordare di questa bella serata di calcio, e certamente non gli ottantasette hooligans arrestati dalla polizia belga nelle ore precedendo la gara.
Le due frange di ultras avevano un conto in sospeso da 20 anni e si erano promesso schermaglie sui social network.

Nicolò Licata

ANDERLECHT – PSG 0-5
MARCATORI Ibrahimovic al 17’, 22’, e 36’ p.t.; Cavani al 7’, Ibrahimovic al 17’ s.t..
ANDERLECHT (4-4-1-1) Kaminski 6; Mbemba 4,5, Kouyate 4,5, Nuytinck 5, N’Sakala 4,5; Gillet 5, Kljestan 4,5, Tielemans 5, Suarez 4,5 (dal 1’ s.t. Acheampong 6); Praet 5 (dal 27’ s.t. Milivojevic 5,5); Mitrovic 5 (dal 27’ s.t. Cyriac 6). All. Van den Brom 5.
PSG (4-3-3) Sirigu 6,5; Van der Wiel 7, Marquinhos 6, Alex Costa 6 (dall’11’ s.t. Camara 6), Maxwell 6,5; Verratti 6,5, Thiago Motta 6, Matuidi 6 (dal 19’ s.t. Rabiot 6); Lavezzi 6 (dal 26’ s.t. Lucas 6), Ibrahimovic 9, Cavani 6,5. All. Blanc 7.
ARBITRO Borbalan (Spa) 7.
AMMONITI N’Sakala (A).

giovedì 3 ottobre 2013

Il cinismo dell'Olympiacos castiga la giovinezzà dell'Anderlecht

BRUXELLES (Belgio) – Chi non ha visto la gara penserà che l’Anderlecht è stato asfaltato dall’Olympiacos, ma la verità è che lo 0-3 di ieri sera è il tipico risultato bugiardo.
Per tre quarti di gara, il giovanissimo Anderlecht (23 anni di eta media) ha dominato i ruvidi greci, bel gioco e triangolazioni ma inefficienza in fase conclusiva. E come spesso accade, alla prima occasione avversaria arriva il gol. Siamo al 17’ Gillet manca un disimpegno, Saviola ne approfitta per smarcare Mitroglou che insacca, 0-1. I malva non vanno in affanno e al 24’ ottengono il rigore del possibile pareggio, ma 19enne serbo Mitrovic si fa ipnotizzare dall'ottimo Roberto.
Stesso scenario nella ripresa, i padroni di casa spingono sterilmente, e Mitroglou, dimenticato in aria castiga il povero Kaminski (titolare a sorpresa per l’infortunio di Proto durante il riscaldamento). Van den Brom sprona i suoi ragazzi, ma la disfatta è totale quando il bomber killer Mitroglou firma la tripletta con uno splendido destro a giro dal limite dell'area di rigore che si insacca all'incrocio dei pali. L’Olympicas del criticato Michel si rilancia, mentre per l’Anderlecht adesso diventa anche difficile sperare nel terzo posto.
Nicolò Licata

ANDERLECHT – OLYMPIACOS 0-3
MARACATORE: Mitroglou  (O) al 17’, 56’ e 72’.
ANDERLECHT (4-2-3-1): Kaminski 6; Gillet 4,5, Kouyate 5, Nuytinck 6, N'Sakala 5,5; Kljestan 5,5, Tielemans 6,5; Bruno 6, Praet 6 (Acheampong dsl 29’ st 6), Suarez 6,5; Mitrovic 5.
A disposizione: Roef, Deschacht, Mbemba, De Zeeuw, Milivojevic, Cyriac.
Allenatore: Van den Brom 6,5.
OLYMPIACOS (4-2-3-1): Roberto 7,5: Maniatis 5,5, Manolas 5, Siovas 6, Bong 6; N'Dinga 6, Samaris 5,5;  Olaitan 6 (David Fuster dal 12’ st 6), Saviola 6 (Dominguez dal 20’ st sv, Holebas dal 33’ st sv), Weiss 6,5; Mitroglou 8.
A disposizione: Megyeri, Papadopoulos, Medjani, Yatabarè. Allenatore: Michel 6. 
ARBITRO: Hagen (Nor) 5,5
NOTE Ammoniti: Samaris (O), Maniatis (O), Manolas (O), N’Sakala (A), Bruno (A). Espulsi: nessuno.

giovedì 12 settembre 2013

Nuovo stadio nazionale?

BRUXELLES (BELGIO) – Un pazzo mercoledì, ieri, il susseguirsi di comunicazioni e dichiarazioni a proposito della dichiarazione interiezione firmata per l’ipotesi di un nuovo stadio nazionale e della conseguente candidatura del Belgio come co-organizzatore dell’Euro 2020,

Procediamo per ordine, martedì sera, Alain Courtois (consigliere MR nonché assessore allo sport per la città di Bruxelles) accendeva la miccia dichiarando: “Serve uno stadio nazionale. L’attuale stadio Re Baldovino non risponde alle normative per l’organizzazione di competizioni internazionali, e deroga finisce nel 2017”. In parole povere, a meno di giocare con solo 20.000 spettatori, il Belgio, attuale 5a nazione mondiale di calcio per l’esplosione di una generazione d’oro, dovrà chiedere esilio a Francia, Germania o Olanda per le gare “casalinghe”dei Divaoli Rossi.

Bomba lanciata, e prontissima reazione. Nella mattinata di ieri, il ministro presidente Kris Peeters del governo fiammingo, a indicato aver firmato con Elio Di Rupo (primo ministro) e Rudi Vervoort (ministro presidente del di Bruxelles), una dichiarazione d’intenzione per la costruzione di uno stadio nazionale nella zona del parcheggio C del sito del’Heysel, e che l’infrastruttura non prevede investimenti pubblici.

Palla al centro e parla Steven Martens, segretario generale dell’URBSFA, la Federcalcio belga. “Grazie a questa lettera d’intenzione firmata dai governi fiamminghi, federali e Bruxelles, possiamo annunciare che domani (oggi – ndr) il Belgio si candiderà ufficialmente presso l’UEFA per accogliere delle gare di EURO 2020, che per la prima volta si svolgerà in diversi paesi del Vecchio Continente”.

Penserete, tutti felici... e invece no, immediata la reazione del Vlaams Belang, il partito nazionalista fiammingo ha promesso una resistenza giuridica perché non vuole di questo stadio e dei conseguenti fastidi per i cittadini del comune di Grimbergen dove sconfina il prescelto parcheggio C dell’Heysel.
Gli altri aspetti negativi sono sollevati dallo stesso Sterven Martens, che comunica che la Ferdercalcio belga non ha l’intenzione di investire in questo stadio dove si giocherebbero solo 5/6 gare l’anno tra nazionale e finale di Coppa nazionale. Insomma tutti percepiscono che servono fondi privati e magari un’infrastruttura modulabile che permetterà di variarne le manifestazioni e gli introiti.

La morale della storia è che il Belgio si candiderà e un nuovo stadio si costruirà, tanto c’è tempo fino al 20 aprile 2014 per presentare il progetto finale, con o senza pista di atletica, con o senza tribune amovibili e sopratutto per trovare fondi privati e magari convincere l’Anderlecht a puntare su questa struttura piuttosto che modificare l’attuale stadio.

Nicolò Licata

domenica 24 febbraio 2013

HET NIEUWSBLAD 2013


Paolini batte freddo e vento e vince il circuito Het Nieuwsblad

Luca Paolini è stato il piu’ veloce nella gara di apertura della stagione belga. Il capitano del Team Katusha ha azzeccato la fuga giusta e poi battuto in una volata a due il belga Stijn Vandenbergh.

GENT (Belgio) - Dopo un digiuno di tre anni, Luca Paolini è tornato sul gradino piu alto del podio aggiundicandosi, in una giornata gelidissima, la 68a edizione de Circuito Het Nieuwsblad (1.HC).
Nella volata a due, Paolini a nettamente battuto il compagno di fuga Stijn Vandenbergh (Omega Pharma-Quick Step) al termine dei 198,9 km del percorso attorno a Gent, che apriva la stagione belga.
A 36anni, Paolini è tornato al successo dopo tre stagioni di digiuno, la sua ultima vittoria risaliva alla Coppa Bernocchi 2009, ed ha firmato il quarto sigillo italiano in questa corsa.
“Sono stanchissimo ma felicissimo per questa vittoria. Dopo tre anni passati a rincorrere un trionfo, chi sono riuscito nella giornata piu fredda – commenta un sorridentissimo Paolini -, ringrazia la Katusha per la fiducia datami, oggi ha vinto anche l’esperienza, sono partito appena dopo il cartello dei 300m, non volevo rischiare”.

Il belga Sven Vandousselaere (Topsport) ha vinto la volata per il terzo posto, battendo il britannico Geraint Thomas (SKY), mentre Marco Bandiera (IAM) ha chiuso in sesta posizione.
Domani si corre Kuurne-Bruxelles-Kuurne.
Nicolò Licata