lunedì 3 marzo 2014

KUURNE-BRUXELLES-KUURNE 2014, TRIS DI BOONEN

Terzo successo nella semiclassica Vittoria numero 121 in carriera per l`ex iridato.


Quel pizzico di sole che ti cambia la vita… ecco la prima cosa venuta in mente allo staff dell’Omega Pharma - Quick Step vedendo sfrecciare capitan Boone sul traguardo di Kuurne. Terzo successo nella semiclassica belga per l’iridato di Lisbona 2005, e centoventunesimo sigillo in carriera. Cosi, sono bastate appena 24 ore per smaltire la delusione dell’Het Nieuwsblad (vinto dal britannico Ian Stannard del Team Sky), e tornare a destare fierezza dopo la splendida corsa di squadra nella Kuurne-Bruxelles-Kuurne, appunto vinta da Boonen ma con altri quattro corridori nel top 10, tra qui Matteo Trentin, nono e primo italiano.

Battuto e paralizzato dal freddo la viglia a Gent,  Tom Boonen si è preso la migliore delle rivincite aggiudicandosi in vola la 66a edizione della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, dopo circa 197 km. Boonen ha regolato allo sprint un gruppetto di dieci corridori tra cui 5 Omega Pharma e 3 Belkin, che aveva staccato il plotone a una settantina di chilometri dal finale di Kuurne. Tommeke ha preceduto l’olandese Moereno Hoflan di mezza ruota, mentre il belga Sep Vanmarcke ha completato il podio.

Con questo terzo successo dopo quelli del 2007 e 2009, Boonen diventa il recordman di vittorie della corsa e  succede Mark Cavendish, vincitore nel 2012, visto che l'anno scorso la prova fu cancellata per colpa di una forte nevicata notturna. Tre sono anche I successi stagionali, dopo due tappe nel Tour du Qatar.

Corsa bella e veloce, esplosa sul Vecchio Qwaremont e animate dalla specie di corsa nella corsa tra Omega Pharma-Quick Step e Belkin da una parte, e il resto del gruppo dall'altra. Poi nel finale con cinque uomini in fuga su dieci, per l’Omega Pharma-Quick Step sembrava più difficile perdere la corsa piuttosto che vincerla…  e infatti si è imposto Boonen. Ma la vittoria  ha dovuto sudarsela, come lo dimostra la sorridente linguaccia dopo aver tagliato il traguardo.


Nicolò Licata

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